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L’EQUILIBRIO DEL MATTO. VITE E VINO IN VAL DI SIEVE

“L’equilibrio del matto. Vite e vino in Val di Sieve” di Marco Magistrali e Filippo Marranci

Film documentario (lingua: italiano) Italia 2014 | Durata: 52′

Un racconto corale, un viaggio che parte dalla terra e vi ritorna attraverso la cultura della vite e del vino in una valle dell’Appennino toscano. Pensieri, gesti e suoni percorsi da una tensione continua alla ricerca di un equilibrio. “Matto” è l’attributo del carro tradizionale di Rùfina per il trasporto del vino, perché con più di mille fiaschi impilati avanza “ballando” contro la forza di gravità.

Tutti i canti, le sonate e le danze presenti nel documentario appartengono ai repertori di tradizione orale della Val di Sieve e delle valli della Toscana orientale. Sono interpretati da cantori, suonatori e ballerini di diverse generazioni, tra cui gli anziani che hanno tenuto un filo con la cultura contadina per passarlo oggi ai più giovani.

Girato tra il 2013 e il 2014 nel territorio vitivinicolo oggi denominato “Chianti Rùfina”, è stato prodotto dall’Associazione “La leggera” e realizzato nell’ambito del progetto europeo “Rete Tramontana”, grazie al co-finanziamento del Programma Cultura 2007-2013 dell’Unione Europea, della Regione Toscana, dell’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve e del Comune di Rùfina.

Partecipazioni a festival e concorsi:

2015 | giugno | EtnoFilm Fest | Monselice (PD) | concorso

2015 | marzo | Tutti nello stesso piatto | Firenze | panorama

QUOTAZIONI | L’ALTRA STORIA DELLA VAL DI SIEVE

Da “quotAzioni. Storie in quota attraverso i confini” di Paola Bertoncini (Associazione Lentopede):

QUOTA 0 – ANDIRIVIENI

Io scendo appunto adesso dal cerchio della Luna, e porto la fortuna a voi mortali. Ho visto cose tali in quel mondo novello; quanto di qua è più bello ed uniforme! Gli uccelli a torme si prendon con le mani di starne e di fagiani. E’ un cibo vile. Sentii parlar civile, come le scelte genti e eran di rozzi armamenti alla pastura. Della città le mura colà son di cristallo, le travi di corallo hanno le case.

Come tutto ha avuto inizio…

Ci s’è fatto i’ viottolo si dice qua in Toscana quando si va e si viene, si gira per paesi e campagne, si va e si torna dal punto di partenza. Il mio andirivieni è cominciato l’anno passato quando in una “veglia” fatta in Valdisieve mi sono detta che era proprio un bel modo di passare il tempo e che c’erano aspetti curiosi che mi sarebbe piaciuto approfondire. Nei mesi primaverili Filippo mi racconta una storia: la Zingana è uno spettacolo popolare che si è diffuso forse grazie alla presenza di zingari che transitavano per la Valdisieve, fra Romagna e Toscana e dopo brevi soste a Pontassieve ripartivano per il Valdarno e scendevano verso l’Umbria. Filippo mi porta alcuni libri. In essi c’è la storia di un certo Sigismondo Caccini, che non è ben chiaro chi fosse realmente ma anche lui fa un suo andirivieni e gira e rigira per questi luoghi, a volte solo, a volte assieme a carovane zingaresche. Pare che le zinganette avessero una diffusione antica proprio in Toscana, la prima addirittura si dice venga da Siena, un contrasto intitolato la Contentione di un villano e di una zingara di Bastiano di Francesco Linaiolo e siamo nel 1520. Proprio da Filippo vengo a sapere che c’è una testimonianza davvero interessante: non sta proprio in Valdisieve ma vicino, in un comune cerniera fra Valdarno e Valdisieve: Rignano sull’Arno. Lo spettatore particolare è Ardengo Soffici.

E’ giugno ed è caldo il giovedì sera in piazza alla Rufina. Mi sono appena fatta nove ore di lavoro, ma c’è l’incontro con Filippo che mi deve dire alcune cose. Prendiamo un gelato, con me c’è Marco. Siamo seduti su una panchina e Filippo comincia a dirmi che ci sono alcuni aspetti importanti che non si possono non prendere in considerazione: il Falterona, che alla Rufina chiamano la Falterona, nasconde storie curiosissime e confina con il Casentino; l’Appennino tutto è terra di passaggio e di viaggio; e poi ci sono gli oratori con le loro storie…

E il viaggio ha così inizio!

Le fotografie sono di Paola Bertoncini e Marco Betti, le musiche che si sentono nei filmati sono dei Suonatori della Leggera. I testi sono dei rispettivi autori. Le voci che si sentono nei filmati sono di Paola Bertoncini, Marco Betti, Silvia Falugiani, Filippo Marranci e Pasqualina Ronconi.

QUOTA 1 – 1654 mslm

QUOTA 2 – 1372 mslm

QUOTA 3 – 1355 mslm

QUOTA 4 – 900 mslm

QUOTA 5 – 720 mslm

QUOTA 6 – 566 mslm

QUOTA 7 – 467 mslm

QUOTA 8 – 356 mslm

Narratori di comunità